Un concentrato di tutte le notizie più importanti ed essenziali che ruotano attorno allo Yacon
Lo yacon, il cui nome botanico è smallanthus sonchifolius, è una pianta perenne che cresce prevalentemente tra Argentina e Colombia, nelle aree della Cordigliera delle Ande.
La pianta dello yacon può raggiungere addirittura i due metri di altezza e viene coltivata a media altitudine nonostante prediliga i climi subtropicali.
La parte forse più utilizzata di questa pianta, e oggetto di studi di nutrizione, sono le sue radici, considerate un superfood.
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I superfood sono davvero così “super”
I superfood altro non sono che alimenti che hanno dimostrato di avere dei valori nutritivi particolarmente buoni oltre che vantare la presenza di specifici composti in grado di apportare preziosi benefici all’organismo.
Grazie alle sue caratteristiche nutritive, e soprattutto alle sue potenzialità sotto il profilo dietetico, lo yacon è un superfood a tutti gli effetti.
Nello specifico, vanta proprietà prebiotiche ed è un alimento ricco di fibre in grado di smorzare il senso di fame. E’ ricco di oligofruttosio ed è quasi acalorico, quindi rappresenta un’ottima alternativa allo zucchero per dolcificare una bevanda.
Costituisce, inoltre, un valido ausilio per regolare la quantità di insulina presente nel sangue e può aiutare a combattere la glicemia.
Insomma, lo yacon è un superfood particolarmente indicato per le persone in sovrappeso, per coloro che soffrono di irregolarità digestive o di ipercolesterolemia.
Cosa rende la radice di yacon tanto preziosa e utile?
Di sicuro la prima cosa da menzionare è il suo importante contenuto in potassio, che la rende utile da integrare per tutti coloro che soffrono di ipokaliemia, ovviamente sempre con la supervisione e il parere del medico se già si prendono medicine per questo.
La radice presenta anche un’elevata quantità di frutto-oligosaccaridi, tra cui spicca in particolare l’inulina.
Questa fibra, appartenente alla categoria più generale dei cosiddetti prebiotici, non viene digerita dall’intestino ma viene fermentata a livello del colon. Molti dei benefici dello yacon sono dovuti proprio alla presenza dell’inulina.
Mangiare la radice di yacon permette di godere, nelle ore immediatamente successive, di un ridotto senso di fame; l’inulina, infatti, appartiene alle fibre cosiddette gelificanti che, come lascia intuire il termine stesso, tendono a formare un gel e ad aumentare il proprio volume quando entrano in contatto con i liquidi. Quando questo meccanismo avviene all’interno dello stomaco, il risultato sarà un senso di sazietà prolungato.
L’assorbimento dell’inulina a livello del colon rende la radice di yacon un vettore fondamentale nel mantenere il corretto equilibrio del microbiota che abita nell’organo, e che può essere scombussolato da numerosi fattori esterni come fumo, alcool e stress.
Uno studio condotto presso l’università di Tucuman è riuscito a dimostrare che l’integrazione con radice di yacon è in grado di aumentare i livelli di insulina nel sangue permettendo un miglior controllo dei livelli di glicemia; questo potrebbe rivelarsi estremamente efficace nella prevenzione del diabete di tipo 2.
In ragione degli effetti sazianti e del controllo del glucosio sopra menzionati, la radice di yacon è stata ben presto proclamata come sostanza dimagrante, per quanto questo non sia ancora stata oggetto di accertamenti ufficiali attraverso studi appositi.
Come si può usare lo yacon?
Al momento l’importazione della radice di yacon nell’Unione Europea non è possibile poiché l’alimento non è ancora riuscito a ottenere l’autorizzazione alla libera circolazione. E’ tuttavia possibile la vendita libera del frutto solo se coltivato direttamente sul territorio.
Nel nostro Paese, specialmente negli ultimi anni grazie alla notorietà che lo yacon ha avuto all’estero, sono sempre di più le aziende che si occupano della produzione e conseguente vendita di questa pianta.
Il merito però è da attribuire non soltanto alla notorietà della pianta ma anche all’impegno della cooperativa agricola romagnola Yacon Farm, che è stata la prima azienda italiana a dedicarsi esclusivamente alla sua coltivazione adottando il metodo biologico.
Al contrario della radice, anche se di primo acchito potrebbe non esserne chiara la ragione, l’estratto di radice di yacon può essere importato poiché ha ottenuto l’autorizzazione a circolare nel territorio dell’UE. L’estratto, chiamato anche sciroppo per via della sua consistenza densa molto simile al miele, presenta le stesse identiche caratteristiche della radice; possiede quindi un indice glicemico molto basso e, in conseguenza di ciò, può essere utilizzato per dolcificare le bevande o determinate pietanze anche da parte dei soggetti diabetici.
Bisogna però prestare attenzione alla temperatura dell’alimento che entra in contatto con lo sciroppo: se dovesse superare i 70° molti dei benefici della radice di yacon andrebbero persi o subirebbero una drastica riduzione nella loro efficacia.
Dove è possibile trovare l’estratto delle radici di yacon?
E’ già stato fatto presente che l’importazione della radice non ha ottenuto l’autorizzazione quindi, per riuscire a trovarla, l’unica soluzione è rivolgersi ai produttori locali.
Se si ricerca il solo estratto sicuramente si incontreranno meno difficoltà nel suo acquisto; potrebbero sussistere ancora problemi a trovare lo sciroppo nei negozi fisici in alcune città, considerato che non è un superfood ancora noto a tutti in Italia, ma le possibilità online sono pressoché infinite.
Anche se non nella forma di sciroppo, è possibile ritrovare l’estratto della radice, unito ad altri ingredienti di differente natura, in particolari integratori alimentari. Questo perché la radice viene decantata, come detto anche in questo articolo, per le sue proprietà dimagranti, prebiotiche e ipocaloriche.
Un occhio alle controindicazioni è doveroso!
Per quanto nelle popolazioni che ne fanno largo uso non vi siano studi che hanno riscontrato effetti indesiderati, un uso eccessivo potrebbe avere effetti lassativi, pertanto è sempre buona norma non superare le dosi giornaliere raccomandate.
Considerando che lo yacon appartiene alla stessa famiglia del girasole, sarebbe meglio che i soggetti che hanno mostrato segni di reazioni allergiche al contatto con questa pianta si tengano alla larga dal consumare radici o sciroppo.